La badia di Tifi fu secondo la tradizione fondata poco dopo l’anno mille dai camaldolesi seguaci di San Romualdo, ma probabilmente fu in origine benedettina e passata alla riforma camaldolese in un secondo momento. Divenuta di patronato dei conti di Galbino, la badia fu arricchita di beni con varie donazioni. Una bolla di Eugenio IV unificò la Badia di Tifi a quella di Dicciano, per essere poi soppresse nel 1808 dal governo francese. L’edificio è ben conservato, anche se una parte delle strutture adibite al monastero sono state trasformate in civili abitazioni. La chiesa a navata unica è in stile romanico con un campanile a vela dalla singolare soluzione ad angolo. Da questa chiesa proviene La Madonna col bambino e Santi Martino, Benedetto, Romualdo e Michele Arcangelo,un trittico di elevata raffinatezza eseguito da Giuliano Amidei, oggi visibile al Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti.
 
Tradition has it that the Tifi abbey was founded shortly after the year one thousand by the Camaldolese followers of St. Romualdo, but was probably originally Benedictine and passed on to the Camaldolese reform at a later time. Having become the patronage of the counts of Galbino, the abbey was enriched with goods by various donations. A bull of Eugene IV unified the Abbey of Tifi to that of Dicciano, to be subsequently suppressed in 1808 by the French government. The building is well preserved, even if a part of the structures used for the monastery has been transformed into civilian homes. The church with a single nave is in Romanesque style with a bell gable with a singular corner solution. This church used to house the Madonna and Child with Saints Martin, Benedict, Romualdo and Michael the Archangel, a highly refined triptych by Giuliano Amidei, now visible in the Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti.