STORIA, CULTURA E TRADIZIONI
La Valtiberina Toscana, vanta la presenza di sette borghi incastonati nell’Appennino di confine, fra Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
I nostri punti di forza sono la storia e la cultura tramandate da secoli e che ritroviamo nelle tradizioni che ancor oggi vivono e l’aspetto naturalistico, fonte inesauribile di benessere ed esperienze outdoor tutte da scoprire!

ANGHIARI
Anghiari è un piccolo borgo toscano a misura d’uomo, dove la vita scorre lenta, circondati e immersi nella splendida campagna toscana. Fu proprio la Battaglia di Anghiari del 29 Giugno 1440 a stabilire i confini della Toscana con la vittoria dei fiorentini sui milanesi; in seguito Leonardo da Vinci la rese celebre con un’opera dipinta a Palazzo Vecchio a Firenze, purtroppo oggi perduta.

BADIA TEDALDA
Il piccolo borgo si trova nel cuore dell’Appennino, lungo il tracciato della via Romea, percorsa per secoli, da monaci, pellegrini e viandanti. Le sue origini risalgono all’epoca romana, quando era punto di sosta per i viaggiatori che percorrevano la Via Ariminensis, che collegava Arezzo con Rimini. Nella chiesa di San Michele Arcangelo, nucleo della cittadina, si possono ammirare 5 terrecotte invetriate di Santi e Benedetto Buglioni, allievi nella bottega dei Della Robbia.

CAPRESE MICHELANGELO
Caprese Michelangelo: un luogo incontaminato, dove la natura fa da padrona, i colori sono così vivi quasi da sembrare irreali. Un borgo immerso in castagni, querce, faggete, un territorio che vede l’alternarsi di boschi e campi coltivati, dov’è usuale scorgere animali in libertà: ‘ la piccola valle di Dio ‘: è definita così la cittadina, per la sua quiete e bellezza appartata. Caprese Michelangelo, porta nel nome il ricordo dell’artista Michelangelo Buonarroti che qui nacque il 6 marzo del 1475.

MONTERCHI
Arroccato al centro di una pianura e circondato da dolci colline, il paese di Monterchi è il primo avamposto toscano che si incontra percorrendo la Valtiberina da Città di Castello verso Arezzo. L’antico nome Mons Herculis deriva probabilmente da un antico culto pagano dedicato al semidio Ercole, che è anche raffigurato nello stemma del Comune nell’atto di uccidere l’idra.

PIEVE SANTO STEFANO
Pieve Santo Stefano, è il primo comune toscano attraversato dal corso del Tevere e la vicinanza a questo favorì lo sviluppo del centro in epoca romana: dai boschi di Pieve, allora denominata Sulpitia, partivano i tronchi che erano utilizzati per la costruzione di navi e templi, a Roma. Proprio per questa sua vitale ma pericolosa vicinanza al fiume, nel 1855 Pieve subì un’inondazione che allagò tutto il paese per diversi mesi.

SANSEPOLCRO
Sansepolcro domina la Valtiberina e si apre fra l’Alpe della Luna, la Massa Trabaria, le colline umbre e l’Alpe di Catenaia. La sua fondazione è attribuita a due pellegrini, che di ritorno dalla Terra Santa, si fermarono, per custodire le Sacre Reliquie creando un primo nucleo. Oggi vi sorge la cattedrale dedicata a San Giovanni Battista.

SESTINO
Adagiato nel cuore dell’Appennino, Sestino affonda le sue radici in età romana, quando era un importante “municipium” del quale restano significative testimonianze nel paese: così nasce l’Antiquarium Nazionale, per conservare i reperti di un periodo storico tanto importante. Una sezione riunisce cippi e lapidi di età imperiale, l’altra esempi di statuaria romana e la ricostruzione di un tempio funerario di età augustea.