Il gruppo di rilievi dei Monti Rognosi è collocato a nord-ovest di Anghiari e si incastra tra l’Alpe di Catenaia, a nord di Arezzo, e la catena appenninica, distinguendosi per la particolare morfologia e per il suo aspro paesaggio. A rendere i Monti Rognosi così singolari è la composizione geologica: sono infatti costituiti interamente da ofioliti, dal greco ophis (serpente) e lithos (roccia), quindi "roccia del serpente", di origine magmatica di colore prevalentemente verde scuro e nero sulle quali cresce una vegetazione unica, con specie endemiche e specializzate. Queste stesse rocce hanno avuto un'importanza notevole per l'uomo, che le ha sfruttate per ricavare minerali di rame e materiale lapideo. 


La posizione strategica dei Monti Rognosi, tra la Valtiberina e la città di Arezzo e la presenza di miniere hanno contribuito a rendere questa zona un importante luogo di transito, fin dal passato. Il parco è infatti attraversato dalla Via Ariminiensis, strada di collegamento tra Arezzo e Rimini sorta in epoca romana, che passava dal piccolo abitato rurale di Ponte alla Piera. La stessa strada è rimasta nei secoli quasi immutata, transitata dai pastori durante la transumanza delle greggi verso i pascoli della Maremma. Per questo motivo è oggi conosciuta anche come “strada maremmana”. A testimonianza del ruolo strategico dei Monti Rognosi rimangono oggi il possente Castello di Montauto, che ancora domina imponente l’intero crinale e Castiglion Fatalbecco, del quale rimangono solo i ruderi.


La Fabbrica della Natura è il Centro Visita del Parco dei Monti delle Pietre Verdi, la sua porta di accesso e il punto di riferimento per la conoscenza delle valenze ambientali, storico-culturali e archeologiche dell'intero Parco dei Monti Rognosi e della Valle del Sovara. Grazie alle sue dotazioni e alle modalità di gestione, si propone come centro per la divulgazione della storia naturale, la conoscenza della biodiversità e delle tematiche ambientali con l'ambizione di trasformarsi, nel tempo, in un laboratorio per lo sviluppo sostenibile. Integrandosi con le strutture di ospitalità del parco, è in grado di gestire attività di educazione ambientale rivolte a tutti i visitatori, sia individuali che gruppi organizzati, contribuendo così allo sviluppo del turismo e del territorio nel suo insieme.

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